giovedì 20 novembre 2014

Il ragazzo invisibile al Lucca Comics & Games

Ludovico Girardello , protagonista del film Il ragazzo invisibile
Il Lucca Comics & Games di quest'anno era la cornice ideale per presentare l'uscita di un film  la cui idea ha ispirato un fumetto, Il ragazzo invisibile di Davide Toffolo, edito da Panini Comics e del quale sono in cantiere altri volumi previsti con cadenza mensile. In questo caso si tratta del primo caso di un film fantasy interamente girato e prodotto in Italia. Il regista Gabriele Salvatores aveva già iniziato a trattare l'argomento fantascientifico qualche anno fa con Nirvana, ma nel caso de Il ragazzo invisibile, in uscita sugli schermi italiani il 18 dicembre di quest'anno, e distribuito da Indigo film e Rai cinema , ha voluto concentrarsi su uno dei sogni più ricorrenti nei ragazzi sin dalla notte dei tempi: il potere dell'invisibilità. Presente in sala il regista, l'interprete principale Ludovico Girardello, gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, sono state presentate in anteprima assoluta alcune scene del film , accompagnate  da esibizioni dal vivo degli interpreti della canzone dei titoli di coda, Fabio e gli infedeli, e di altri giovani musicisti appositamente selezionati dalla troupe per creare la colonna sonora del film. Ambientato e girato a Trieste, narra la storia di Michele, un ragazzo di 13 anni che vive una vita tranquilla fino al giorno in cui svegliandosi un mattino fa una scoperta incredibile: la sua immagine non viene più riflessa e capisce che qualcosa di soprannaturale gli sta accadendo; da allora viene catapultato in una serie di avventure .
Il primo numero del fumetto legato al film
Il regista ha colto l'occasione della proiezione speciale, per alcune riflessioni sulla fascinazione che gli eroi  hanno sempre avuto nella società sin da quando esiste l'arte del fumetto, che fino a qualche decennio fa ancora non aveva la possibilità di essere trasposta in immagini, con l'espansione della cinematografia fantascientifica o fantasy come la concepiamo oggi. Secondo il regista, il fatto stesso che l'etimologia della parola adolescenza rimandi al fatto di nutrirsi, di odorarsi, rende fondamentale nella crescita di ognuno quel momento in cui si inizia la conoscenza di se' stessi e del proprio corpo che si  trasforma e perciò qualsiasi rimando ad un potere soprannaturale assume in questo caso connotati ancor più significativi.
Dalle poche immagini visionate, che hanno visto alle prese il protagonista con il primo impatto coi suoi poteri , o con alcune delle classiche esperienze scolastiche , o con episodi delle pericolose avventure alle quali la sua invisibilità lo trascina , sono a prima vista avvincenti e ben congegnate per catturare l'interesse del pubblico, adulto e non. Sicuramente dietro di esse si cela un buon lavoro di squadra, e alcuni ricordi del regista che si riferiscono all'asprezza del clima di Trieste, con la bora che ha scelto di colpire in modo particolarmente agguerrito proprio durante una scena in bicicletta nei pressi del fiume, gli hanno fatto confessare che, dopo Educazione siberiana e quest'ultima esperienza, avrebbe decisamente voglia di girare i prossimi film in climi desertici o quasi!
Nell'attesa di vedere nelle sale questo film nella sua interezza, auguriamo a Salvatores che il pubblico possa apprezzare come merita la sua idea di dare al cinema italiano la possibilità di far sentire anche la sua voce nel panorama del film fantasy , che oggi sembra di dominio del solo filone americano delle serie ispirate a marchi Marvel e simili..

Con amore, Honeybunny



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