giovedì 19 novembre 2020

Siesta (Retro' recensione)




Siesta

Usa, 1987


Regia: Mary Lambert

Cast: Ellen Barkin, Gabriel Byrne, Julian Sands, 

Isabella Rossellini, Jodie Foster, Martin Sheen


Durata: 1:37

Genere: Drammatico, Mystery, Romantico




 Può capitare che un film rappresenti molto di più di una visione superficiale o scacciapensieri, e contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non necessariamente si tratta di capolavoro o film di qualità superiore alla media. Nella mia vita di maniacale cinefila mi è capitato di lasciarmi andare a sognare ad occhi aperti scoprendo retroscena di lavorazione o punti di vista degli interpreti, o ancora pareri dei registi a distanza dall'uscita del film stesso...un esempio e' questo film della regista Mary Lambert, datato 1987, pruriginosa storia dalle ambizioni sperimentali che rileggeva il sempre valido tema amore/morte all'interno della suggestiva cornice di una Spagna solare e infuocata e la musica avvolgente del grande Miles Davis arrangiata da Marcus Miller,  ma soprattutto utilizzando un cast di interpreti che offrono la loro carismatica presenza, seppur regalando interpretazioni di non eccelso livello, trasmettendo addirittura in certi momenti una fastidiosa sensazione di disagio, almeno secondo gli standard a cui ci avevano abituati altrove. Ma ciò che rende questo film per me speciale tutt'oggi , è il sapere di essere stato galeotto per gli attori protagonisti, Gabriel Byrne ed Ellen Barkin, lui irlandese , lei Americana, qui giovani e nel massimo del loro splendore. 


Gabriel Byrne con Ellen Barkin

Il mio inguaribile romanticismo è stato nutrito dalla loro storia, o almeno da ciò che i tabloid dell'epoca ne fecero emergere: si narra che lei restò folgorata dal sex appeal di Byrne, e la cosa fu a quanto pare reciproca, poiché ne seguirono le nozze ad appena due mesi dalla  lavorazione. Un matrimonio che dette il frutto di due figli, ma che vide bruciare la passione in cinque anni, ai quali seguì la separazione,  che però la Barkin rese un divorzio ufficiale solo dopo ben undici anni...quasi a non volerlo mollare (o almeno così volli intendere io nel leggerlo). La cosa , riflettendoci oggi, dimostra il peso eccessivo dell'avere un ruolo pubblico, specialmente nel mondo cinematografico, e cosa debba comportare il condividere con il resto del mondo momenti o importanti tappe della propria esistenza e della propria intimità. Posso affermarlo perché nel caso in questione furono evidentemente fuochi e fiamme, e le scene in cui recitano assieme sono pervase da un'alchimia che aggiunse di sicuro valore aggiunto al film. Ci furono altri gossip di questo tipo, che coinvolsero l'altra coppia di interpreti ,  Julian Sands e Jodie Foster:  sembra che il flirt con Sands fosse stato l'unico della Foster che la stampa abbia scoperto (considerato che trascorsero anni prima del coming out della suddetta , che a quanto pare all'epoca non disdegnava anche l'indubbio charme di Julian Sands, che in ogni caso non eccelse mai in doti interpretative). 

Julian Sands con Jodie Foster


Questo per dire che ho spesso lasciato passare evidenti difetti di fabbricazione di tante storie narrate nei film , poiché in alcuni casi un'aria di morboso interesse li avrebbe comunque salvati. Non uccidendo completamente il senso critico che dovrebbe sempre resistere, è bello anche lasciarsi trasportare da sensazioni o ambientazioni suggestive, e dall'animo che alcuni interpreti sanno trasferire nei loro personaggi , magari credendo a tanti loro racconti, o anche ignorando dettagli che magari rispecchierebbero maggiormente la realtà, se sapessimo davvero quanto tali film abbiano influito su di loro, o se siano stati magari un'esperienza da dimenticare. Lascio ai due protagonisti almeno una piccola parte di mistero, come sarebbe giusto fosse. Mi sono inoltrata assieme a molti altri spettatori nella loro vita privata, spero mi perdonerebbero se fosse da considerare un peccato, anziché una delle tante sfumature nelle quali il loro talento si esprime; 



fu probabilmente solo il destino a far si che la loro storia iniziasse li, dove stavano semplicemente guadagnandosi il pane . Però , lasciatemelo dire, che fortuna passare tra le mani di una regista donna  (creatrice di molti dei video di Madonna dell'epoca, tra cui La isla Bonita, girato nelle stesse location), che in una scena lo fa arrivare alla porta di lei non limitandosi ad aprirla con vigore passionale, ma sporgendole un mazzo di fiori : dettagli, ma importanti...

Con amore, 

Honeybunny


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