The Dark Knight Rises, USA 2012
Regia: Christopher Nolan .
Genere: Azione, Drammatico .
Cast: Christian Bale, Anne Hathaway, Morgan Freeman, Michael Caine, Gary Oldman, Tom Hardy .
Sebbene le grosse aspettative su questo
film conclusivo della trilogia di Batman abbiano rischiato di venir
macchiate dagli eventi drammatici che ne hanno seguito l'uscita in
America in seguito alla sparatoria di Denver, il fascino e la potenza
del film non ne sono senz'altro intaccate, e gli incassi lo stanno
già dimostrando ampiamente. Un film , quest'ultimo di Christopher
Nolan, a mio avviso permeato dalla presenza della speranza in ogni
sua forma, più o meno illusoria, e presente in ognuno dei bellissimi
personaggi tratteggiati con maestria da questo talentuoso regista,
capace di radunare un cast di grandi attori, oltre che divi, ognuno
dei quali in perfetta simbiosi col proprio personaggio. Rivedere i
volti di Marion Cotillard e Joseph Gordon-Levitt faceva ripensare con
nostalgia al precedente capolavoro di Nolan, quell Inception
all'interno del quale ha generosamente descritto il mondo del sogno
come mai si sarebbe pensato di poter fare. Probabilmente il regista
ha le idee ben chiare di quali attori possano rendere i personaggi
che ha in testa, quali possono essere ormai considerati delle sue
creazioni , quelli che sa di poter plasmare nel modo migliore.
L'intento , se è quello di dare realismo e credibilità ad un
racconto originato dalla fantasia dei fumettisti della Dc Comics , è
centrato anche grazie alla professionalità dei divi che ha
coinvolto, da Gary Oldman a Matthew Modine a Morgan Freeman, alla vecchia volpe
Michael Caine, ma non solo; alcuni sono delle scoperte in ruoli per
loro insoliti (vedi la strepitosa Catwoman di Anne Hathaway) , o
talmente cupi e terrorizzanti da trasferirli immediatamente
nell'immaginario , o purtroppo come accaduto di recente, nella
tragica realtà di una mente malata come quella del killer che ha
emulato il cattivo Bane interpretato da un Tom Hardy fino ad oggi
pressochè sconosciuto , e altra "scoperta" di Nolan in Inception (il godibilissimo doppiaggio eseguito da
Filippo Timi lo aiuta a rendere inquietante un personaggio già di
per se più nero del nero). Ognuno in questa miriade di volti , ha in
se' uno scopo da perseguire pur se la speranza e' sempre piu' lontana
e macchiata d'illusione, la citta' nella quale agiscono e', nei loro
pensieri, destinata ad un' ultima lotta per la sopravvivenza , per
quanto sia difficile vedere una luce fuori dal tunnel.
Il protagonista stesso sembra aver
raggiunto l'abisso, e forse proprio per questo e' destinato a
risollevarsi un'ultima volta, convinto di non aver dato ancora tutto
quello che poteva dare alla sua citta' e agli abitanti che riponevano
tanta fiducia in lui. Nel corso del film, incantati da una
sceneggiatura limpida come acqua di fonte, sebbene fortificata da
dialoghi ricchi di poesia tipici di molti fumetti dark, e dalla
potenza delle scene d'azione e della musica roboante di Hans Zimmer,
si capisce che le vicende di Bruce Wayne non potranno che portare ad
una conclusione raggiunta a caro prezzo, ma sappiamo anche che di
qualunque cosa si tratti, si accettera' a cuore aperto, pronti a
farsi di nuovo affogare nell'illusione di qualcosa di migliore, di un
mondo in cui non debba più esserci male combattuto da altro male
(eroi malvagi che causano distruzioni di massa in nome di un
esercito della salvezza dalla corruzione dei potenti, debolezze umane
a vari livelli, personaggi realmente o solo metaforicamente
mascherati, apparente abbandono degli uomini agli eventi, nuove
rinascite o illuminazioni finali, etc etc..) . In un caleidoscopio
ricco d'inventiva , si trascorrono quasi tre ore senza quasi
accorgercene, e quando il finale viene messo nelle mani del giovane
poliziotto Gordon – Levitt, che scopre la bat-caverna e vi si
dirige pregustandone i tesori, non si può che far altro che
attendere con ansia un nuovo capitolo, per quanto la trilogia sia da
considerarsi finita con questo capitolo, noi sappiamo che ci si può
ancora illudere, anzi e' necessario per sopravvivere. Come la Gotham
City del film e' una New York che rinasce dalle sue macerie in tutta
la sua imponenza, centro del mondo da cui si può far partire la
fine dell'uomo, ma dalla quale si può decidere anche per il suo
futuro, quando l'eroe vi e' nato ed ha imparato ad amarne ogni
aspetto, nel bene e nel male. E da essa puo' ancora rinascere. The
dark knight rises.
Con amore,
HoneyBunny
Voto: 4/5
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