mercoledì 19 maggio 2021

Alida di Mimmo Verdesca illumina la riapertura delle sale al cinema Rossini


La donna oltre la grande attrice che in una carriera di 130 film ha vissuto per il cinema regalando al suo pubblico l’intera evoluzione della sua arte recitativa. Alida Valli, o semplicemente “Valli ” come figurava nei manifesti hollywoodiani, rivive in questo struggente documentario che Mimmo Verdesca ha creato attraverso i ricordi del nipote Pierpaolo DeMejo , di preziose immagini d’archivio ed estratti inediti dei diari della diva, letti con voce profonda e allo stesso tempo delicata dall’attrice Giovanna Mezzogiorno. Il film è dedicato alla memoria del figlio Carlo (1945-2015), scomparso 9 anni dopo la madre, della quale ricorre il centenario della nascita, avvenuta il 31 maggio 1921 in quel di Pola, città che orgogliosamente ne riporta il nome in una sala cinematografica, con l’auspicio di altri eventi a lei dedicati nell’anno in corso. L’anteprima organizzata ieri da Circuito Cinema al cinema Rossini di Venezia (che proseguirà oggi, prima dell’uscita vera e propria della prossima settimana in tutte le sale) ha visto l’introduzione di Alessandro Cuk , vicepresidente CINIT, e di Lucio Scarpa e Marco Caberlotto, della veneziana Kublai Film, che produce e distribuisce il film nelle sale.

con Osvaldo Valenti




Merita una visione, non solo per la scoperta dell’impatto di Alida Valli nelle vite di amici e colleghi, e dei registi che l’hanno diretta, quasi con soggezione per quell’alone di mistero e ritrosia che in realtà mascheravano,  come un velo sul suo sguardo unico e indimenticabile, la schiettezza e dolcezza di una donna alla costante ricerca d’affetto e passioni, ma anche per riscoprire la cronologia di una carriera che ha attraversato decenni di cinema, a partire dai telefoni bianchi (con conseguente nascita di schiere di ammiratori dilaniati nell’animo dalla guerra in corso) attraversando la Hollywood Classica e l’incomunicabilità di Antonioni, passando per l’inquietudine o la freddezza nazista dei ruoli per Dario Argento o i fratelli Bertolucci, fino a tanto cinema italiano di denuncia , con una parentesi teatrale salvifica in tempi di allontanamento forzato dal cinema.. ma questa e altre storie meritano di essere apprezzate in immagini, oggi che finalmente si riesce piano piano ad accedere nuovamente alla magia della sala.

Con amore, 

Honeybunny

Suspiria , di Dario Argento, Senso di Luchino Visconti, Il caso Paradine di Alfred Hitchcock


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